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endecasillabo piano

by Willa Kemmer Published 4 years ago Updated 3 years ago

Che cos'è un endecasillabo?

Per endecasillabo si intende un verso, tendenzialmente di undici sillabe (il nome deriva dal greco éndeka, "undici"), che abbia come ultima sillaba tonica (e cioè , accentata) la decima. Numerose sono, tuttavia, le varietà formali, che si realizzano in base alla posizione delle altre sillabe toniche all’interno del verso, alle cesure (cioè le pause del ritmo all'interno del verso) e alle uscite dell'endecasillabo stesso. Due varianti sono le più importanti: la prima si realizza con la quarta sillaba accentata, dando vita così nella parte iniziale (o emistichio) dell'endecasillabo a un quinario, che risulta più breve della parte restante del verso, il quale viene pertanto detto a minore . La seconda possibilità si realizza quando è la sesta sillaba ad essere tonica, realizzando nella parte iniziale un settenario, cioè un emistichio più lungo della parte restante del verso, che quindi è chiamato nel suo complesso a maiore. I primi due versi del canto incipitario della Commedia di Dante sono appunto un endecasillabo a maiore e uno a minore:

Cosa è l'endecasillabo e come si usa?

L’ endecasillabo è il verso più importante dell'intera poesia lirica italiana e il maggiormente usato in tutta la tradizione nazionale, dalle origini (con Dante Alighieri e Francesco Petrarca) fino alle soglie della versificazione libera novecentesca. Viene utilizzato per molte delle forme metriche, in particolar modo per quelle meglio consolidate e radicate nella storia letteraria: il sonetto (canonizzato sin dai tempi della scuola siciliana ), la ballata, la canzone (codificata dalla lezione petrarchesca del Canzoniere ), l' ottava (caratteristica dei poemi cavallereschi ed epici di Boiardo, Ariosto e Tasso) e la sestina lirica .

Italian poetry

The hendecasyllable since Dante Alighieri's Divine Comedy , the most widely used in the Italian poetry meter . In its classic form, the two main forms are called endecasillabo a minore (stress on the 4th syllable) and endecasillabo a maiore (stress on the 6th syllable), with a caesura following the stressed syllable.

Spanish poetry

The endecasílabo terminology largely corresponds to the Italian one.

German poetry

In German, the endecasil is usually represented by an iambic five - lifter , often also with a male closure:

What is the hendecasyllable meter in Portuguese?

Novo Reino, que tanto sublimaram. In Portuguese, the hendecasyllable meter is often called "decasyllable" ( decassílabo ), even when the work in question uses overwhelmingly feminine rhymes (as is the case with the Lusiads ).

What is the hendecasyllable in Italian poetry?

The hendecasyllable ( Italian: endecasillabo) is the principal metre in Italian poetry. Its defining feature is a constant stress on the tenth syllable, so that the number of syllables in the verse may vary, equaling eleven in the usual case where the final word is stressed on the penultimate syllable.

What is the seventh syllable of a hendecasyllable called?

Lesser hendecasyllables often have an accent on the seventh syllable ( "fàtta di giòco in figùra d'amóre" ). Such a line is called dactylic ( dattilico) and its less pronounced rhythm is considered particularly appropriate for representing dialogue.

What is a hendecasyllable?

The hendecasyllable ( endecasílabo) is less pervasive in Spanish poetry than in Italian or Portuguese, but it is commonly used with Italianate verse forms like sonnets and ottava rima. An example of the latter is Alonso de Ercilla 's epic La Araucana, which opens as follows:

How many syllables are in a hendecasyllable?

Hendecasyllable. In poetry, a hendecasyllable is a line of eleven syllables. The term "hendecasyllabic" is used to refer to two different poetic meters, the older of which is quantitative and used chiefly in classical ( Ancient Greek and Latin) poetry and the newer of which is accentual and used in medieval and modern poetry.

How many of Catullus' poems are hendecasyllabic?

Forty-three of Catullus's poems are hendecasyllabic; for an example, see Catullus 1 .

Who used the hendecasyllabic meter?

It was used by Jan Kochanowski, Piotr Kochanowski (who translated Jerusalem Delivered by Torquato Tasso ), Sebastian Grabowiecki, Wespazjan Kochowski and Stanisław Herakliusz Lubomirski. The greatest Polish Romantic poet, Adam Mickiewicz, set his poem [ [ Grażyna ]] in this measure. The Polish hendecasyllable is widely used when translating English blank verse .

¿Qué son los endecasílabos?

En el caso de los endecasílabos, son versos con once sílabas que fueron introducidos en España durante la época del Renacimiento por el poeta Garcilaso de la Vega.

¿Qué poetas utilizan el endecasílabo?

Dos de los poetas más famosos de la Historia de la Literatura, hicieron un gran uso del endecasílabo. Estos son Góngora y Quevedo. Usaron esta estructura para realizar una batalla poética y literaria que mantuvieron durante un tiempo, dedicándose poemas el uno al otro de forma burlona.

¿Por qué usar versos endecasílabos?

Pero, ¿Para qué usamos los versos endecasílabos? Se suele usar para dar a un poema una estructura rítmica muy marcada y conseguir así no aburrir al lector. Al estar compuesta de once sílabas, el autor del poema tiene un margen mayor para realizar diferentes composiciones y jugar con dónde cae las sílabas tónicas. Así, si quiere, puede acelerar o ralentizar la lectura del poema. El resultado que proporciona el endecasílabo es inigualable.

¿Quién introdujo el verso de la noche?

Este verso de once sílabas fue introducido a España por Garcilaso de la Vega. El poeta toledano lo introdujo durante la época del Renacimiento, desde Italia hasta España. A partir de ahí, fueron muchos los poetas españoles que decidieron seguir al poeta y utilizar este tipo de métrica en sus versos.

Panoramica

Accenti e ritmo

Come in una composizione musicale, il ritmo è una delle componenti fondamentali da cui deriva l'armonia musicale che caratterizza il verso. Data la ricchezza ritmica non esiste una classificazione universalmente riconosciuta che riesca a categorizzare tutti i tipi di ritmi che si possono dare ad un endecasillabo. Tuttavia, prendendo a prestito una terminologia proveniente dal…

Le origini

Non è escluso, come già ipotizzava Pietro Bembo, che all'origine dell'endecasillabo ci siano influenze provenzali e, come trova il critico Francesco D'Ovidio esistono «affinità con il décasyllabe, una derivazione dall'endecasillabo saffico attraverso la poesia mediolatina con la mediazione del trimetro giambico».

Endecasillabi non comuni

Esistono una serie di endecasillabi "insoliti" che sono considerati canonici pur essendone al limite.
• La cesura epica
Un tipo di cesura molto particolare è la cesura epica reintrodotta da Giovanni Pascoli per i suoi endecasillabi epici nell'800 sul calco del decasillabo francese.

Forme poetiche in endecasillabi

La maggior parte della poesia italiana è versificata in endecasillabi.
L'endecasillabo è usato da solo in sequenze di versi sciolti, come nella traduzione dell'Eneide di Annibal Caro e dell'Iliade del Monti, oppure in strofe, soprattutto in terzine come nella Divina Commedia di Dante e in ottave come nell'Orlando furioso dell'Ariosto e nella Gerusalemme liberata del Tasso.

Metrica classica

Nella metrica classica esistono alcune varietà di endecasillabo:
• Alcaico
• Saffico
• Falecio o Catulliano

Bibliografia

• Pietro G. Beltrami, Gli strumenti della poesia, Bologna, il Mulino, 2002, ISBN 88-1508-647-1.
• Aldo Menichetti, Metrica italiana, Padova, Antenore, 1993, p. 663, ISBN 88-8455-073-4.

Voci correlate

• Rima
• Strofa
• Schema metrico
• Metrica italiana
• Endecasillabo frottolato

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